GIUSEPPE BIANCO
NICOLA TENISCI
I traumi accidentali ai denti del settore anteriore sono eventi all’ordine del giorno, soprattutto in età infantile, ma possono accadere anche in età adulta.
Giacomo si presenta presso il nostro studio con un forte dolore agli incisivi superiori riferendo di aver subito un trauma all’incisivo superiore di destra, accusato durante le festività natalizie mangiando il torrone.
Dopo aver effettuato una attenta visita intraorale, abbiamo provveduto immediatamente con tutti gli esami radiografici utili ad inquadrare la situazione. Una prima radiografia endorale ci ha permesso di notare l’evidente frattura orizzontale dell’elemento dentario. In casi come questi, il dente è purtroppo compromesso e bisogna intervenire velocemente per non incorrere in conseguenze importanti, quali perdite ossee.
Fig. 1 Il dente da cui Giacomo sente provenire il forte dolore.
Fig. 2 Nelle indagini radiografiche è evidente la frattura orizzontale dell’elemento 1.1 (incisivo centrale superiore di destra)
Abbiamo quindi proposto a Giacomo più di una soluzione, in modo che potesse scegliere insieme a noi quella più adatta alle sue esigenze, sia economiche che estetiche.
In casi come questo, in cui la quantità d’osso è più che sufficiente, come si può potare dalla TC 3D eseguita in studio, la scelta d’elezione è senz’altro la sostituzione dell’elemento dentario con un impianto, in particolare, un impianto post-estrattivo a carico immediato. Questo vuol dire che nella stessa seduta si toglie il dente, si posiziona l’impianto e si monta un dente provvisorio in resina; dopo circa 4/5 mesi – ad osteointegrazione avvenuta – si finalizza il caso con una corona in ceramica.
Per i più curiosi, elencherò qui sotto gli step clinici eseguiti:
1.Diagnosi di frattura
2.Radiografia endorale e TC
3.Odontotomia (taglio del dente a metà) per facilitare l’estrazione del dente senza intaccare l’osso
4.Estrazione dell’elemento tramite inserti piezo-chirurgici
5.Preparazione dell’osso palatale tramite inserti piezo-chirurgici
6.Posizionamento palatale dell’impianto in sotto-preparazione per ottenere almeno 35 Ncm di torque
7.Impronta preliminare per la fabbricazione di un provvisorio immediato
8.Innesto di osso bovino deproteinizzato nel jumping gap (microspazio che si viene a creare tra impianto e parete ossea vestibolare)
9.Posizionamento della corona provvisoria in resina avvitata su impianto
10.Attesa di 4/5 mesi per la guarigione completa
11.Impronta di precisione definitiva
12.Consegna della corona definitiva in disilicato su moncone in zirconio
Fig. 3 Gli inserti piezochirurgici utilizzati per l’odontotomia e il dente estratto tagliato in più parti.
Fig. 4 Gli inserti piezochirurgici impiegati per la preparazione del sito implantare.
Gli esami radiografici eseguiti in prima visita presso il mio centro, ortopanoramica e TC 3D, hanno mostrato che la situazione di Luca era risolvibile.
Discusse le diverse possibilità terapeutiche, abbiamo optato insieme per una riabilitazione implanto-protesica a carico immediato di tipo Toronto Bridge, sia per l’arcata superiore che per l’arcata inferiore.
Grazie alla sedazione e all’anestesia locale effettuate in studio, che permettono di non far sentire alcun dolore al paziente, in un’unica seduta Luciano è stato sottoposto alle estrazioni dei denti, tutti ormai compromessi dalla parodontopatia, e al posizionamento di sei impianti in arcata superiore e sei impianti in arcata inferiore, alcuni dei quali post-estrattivi.
Particolare cura è stata data alla pulizia degli alveoli tramite piezochirurgia, la quale attraverso la cavitazione garantisce una pulizia perfetta del sito estrattivo.
I protocolli di lavoro ormai consolidati ci hanno consentito di aiutare Giacomo già in prima visita: dopo aver estratto l’elemento, abbiamo posizionato un impianto post-estrattivo a carico immediato per mezzo del Piezosurgery® – (Mectron), uno strumento eccezionale che garantisce un controllo ed una precisione impareggiabili ed una sicurezza nell’approccio ai tessuti che sono fondamentali quando si lavora nel settore estetico. Presa la prima impronta, abbiamo rivisto il paziente il giorno successivo per la consegna di una corona provvisoria avvitata sull’impianto.
Fig. 5 Un dettaglio dell’alveolo in fase di preparazione del sito. Grazie alla tecnologia piezo-chirurgica e all’esperienza, sia i tessuti duri che molli sono del tutto integri.
Fig. 6 L’impianto è posizionato, e il jumping gap è riempito con una membrana in collagene sagomata.
Fig. 7 Il provvisorio sul modello di laboratorio
Fig. 8 Il provvisorio posizionato in bocca.
Trascorso il tempo di guarigione necessario, circa 4 mesi, nel corso del quale il paziente ha potuto sorridere e parlare con fiducia, abbiamo rivisto Giacomo per verificare che l’impianto fosse osteo-integrato e abbiamo preso l’impronta di precisione.
Dopo pochi giorni è avvenuta la consegna della corona definitiva in ceramica cementata su moncone in zirconio monolitico, lavorata con particolare attenzione dai nostri odontotecnici per offrire la migliore estetica possibile ed un mimetismo pressoché assoluto.
Fig. 9 L’impianto è ben posizionato e osteo-integrato.
Fig. 10 L’impronta di precisione in materiale siliconico.
Il settore estetico è estremamente delicato da trattare. Non sempre è possibile effettuare un trattamento così veloce, dipende da diversi fattori: la quantità ossea, la qualità ossea, il biotipo gengivale, la presenza o meno della corticale ossea vestibolare.
Ci capita spesso di dover risolvere importanti problemi estetici a causa di impianti post-estrattivi fatti quando non ce n’era la giusta condizione clinica; un attento studio radiografico tridimensionale è fondamentale per scegliere la tecnica chirurgica idonea al caso.
L’obiettivo del nostro lavoro è sempre quello di garantire ai pazienti non solo la riuscita dell’intervento chirurgico e l’integrazione dell’impianto, ma anche la sicurezza di poter sorridere con la massima naturalezza.
Fig. 11 Il disilicato di litio utilizzato per la corona defintiva garantisce un risultato estetico eccellente.
Non perdete l’occasione di seguire anche il video pubblicato sul mio canale YouTube in cui descrivo personalmente le fasi del caso e dove raccolgo la testimonianza di Giacomo. Puoi guardarlo qui sul sito o puoi accedere al mio canale cliccando qui di seguito ( Giuseppe Bianco – YouTube ), troverai numerose altre testimonianze e spiegazioni.
This post is also available in: Cinese semplificato Inglese